Finalità dell'intervento e metodologie d'indagine

Nell’ambito della campagna di indagini preliminari presso il cantiere in oggetto sono state eseguite prove con doppi martinetti piatti per la verifica della resistenza, dello stato di sollecitazione e delle caratteristiche meccaniche di alcuni paramenti in muratura.

Si tratta di una tecnica in grado di fornire informazioni sulle caratteristiche meccaniche della muratura in termini di stato di sollecitazione, deformabilità e resistenza. Possono essere impiegati uno o due martinetti piatti.

01

Cliente

Questura di Treviso

02

Ubicazione

Treviso

Applicazione dei martinetti

Singolo martinetto: determinazione dello stato di sollecitazione.

La prova, eseguita mediante l’utilizzo di un martinetto piatto oleodinamico semi-ovale, permette di ricavare lo stato di sollecitazione preesistente nella muratura. Si introduce un martinetto piatto in un taglio effettuato lungo un giunto di malta.

Si dispongono basi estensimetriche a cavallo del corso di malta, in corrispondenza del quale effettuare la prova e si effettuano le letture di zero con deformometro meccanico o elettronico ad alta precisione.

Lo stato di sollecitazione può essere determinato grazie al rilassamento causato dal taglio, di piccolo spessore, perpendicolare alla superficie muraria nel giunto di malta; il rilascio, infatti, determina una parziale chiusura del taglio.

La prova prosegue ponendo il martinetto piatto nell’apertura ed aumentando la pressione in modo da riportare i lembi della fessura alla distanza originaria, misurata prima del taglio.

Il valore di pressione necessario per effettuare tale operazione è proporzionale all’entità dei carichi gravanti nel punto interessato della muratura. Adottando opportune correzioni, che tengano conto della rigidezza propria del martinetto, delle aree nette del taglio e del martinetto, e quindi delle superfici reali di contatto martinetto-taglio, è possibile risalire al valore di tensione unitaria iniziale agente sulla muratura nella zona di taglio. Il valore di tensione “s” nel punto di prova è dato dalla seguente relazione:

s = Km × Ka × p

essendo: Km una costante che tiene conto delle caratteristiche geometriche del martinetto e della rigidezza della saldatura di bordo; Ka il rapporto tra l’area in pianta del martinetto e l’area del taglio; p la pressione necessaria per ripristinare le condizioni originarie della muratura.

 

Doppio martinetto: determinazione delle caratteristiche di deformabilità.

Il metodo consiste nel realizzare due tagli sovrapposti ad una distanza compresa tra 50 a 100 cm lungo la verticale. I due martinetti delimitano una porzione di muratura indisturbata sulla quale effettuare una prova di compressione monoassiale. La prova consiste nell’effettuare cicli crescenti di carico mettendo in pressione i due martinetti con un unico circuito, affinché si abbia un decorso dell’entità dei carichi assolutamente identico. Vengono rilevate a diversi steps di carico le corrispondenti deformazioni tra i punti di riferimento inizialmente applicati. La prova termina quando la tensione esercitata dai martinetti uguaglia la tensione di prima plasticizzazione del materiale.

 

Sintesi dei risultati

A titolo esplicativo si riportano soltanto i risultati relativi ad un martinetto.

martinetto piatto
Prova su struttura con martinetti piatti
Prove su muratura
martinetto
martinetto 1
grafico