I dettagli di alcune prove

Di seguito alcune prove sul calcestruzzo che Metra Lab realizza:

Ultrasuoni – questa tipologia di prova mette in relazione la velocità di una forzante sinusoidale impressa con le caratteristiche meccaniche e di resistenza del materiale; è influenzata da vari fattori e richiede alta competenza da parte dello sperimentatore. Ha il vantaggio di indagare tutto o gran parte dello spessore dell’elemento indagato.

Pull out – attraverso la forza di estrazione di un tassello post-inserito restituisce un valore di resistenza del materiale; ha lo svantaggio di indagare pochi centimetri sotto la superficie indagata.

Sclerometro – metodo classico e speditivo che restituisce velocemente le caratteristiche meccaniche della superficie che purtroppo è di appena qualche centimetro.

Metodi combinati – l’unione di due o di tre metodologie tra Ultrasuoni, Pull Out e Sclerometro permettono di ottenere un risultato più affidabile rispetto ad ognuno dei singoli metodi e se correttamente utilizzati permettono di meglio indirizzare il prelievo dei campioni cilindrici di calcestruzzo.

Rilievo delle armature con Pacometro e Georadar – la mappatura della posizione e la misura del copriferro e (con qualche incertezza strumentale) del diametro delle armature è di fondamentale importanza per quasi tutte le indagini distruttive e non; l’armatura non rilevata vanifica il risultato di tutte le prove non distruttive o semi distruttive.

Prelievo di campioni cilindrici – eseguito mediante l’utilizzo di corone diamantate raffreddate ad acqua con diametro adeguato alle dimensioni medie dell’inerte; il prelievo deve essere eseguito da personale specializzato per non arrecare danno spesso non visibile al campione.

Prelievo di barre d’armatura – operazione non critica fatto salvo il ripristino che deve essere fatto con due spezzoni di barra sovrapposti ai monconi da saldare per almeno cinque diametri.

Misura del potenziale di corrosione – il calcestruzzo in virtù del suo Ph normalmente basico è per sua natura protettivo nei confronti delle armature d’acciaio ma se le condizioni di protezione cambiano e si innescano potenziali elettrochimici si instaurano processi corrosivi la cui velocità dipende dalla concentrazione di ioni con potenziale negativo; materializzando sull’area da testare una griglia regolare indipendente dalla posizione delle armature, è possibile misurare il potenziale elettrico ai vertici della griglia.