I dettagli di alcune prove
Di seguito alcune prove su metallo che Metra Lab realizza:
Estensimetria statica e dinamica – le misure di tensione attraverso l’uso di estensimetri a resistenza elettrica (strain gauge) permettono di valutare le sollecitazioni impresse in strutture in metallo, calcestruzzo e compositi. Gli estensimetri vengono applicati dopo preparazione delle superfici, per incollaggio e, in taluni casi pe saldatura a punti. Le applicazioni degli estensimetri sono molteplici e consentono, in virtù della loro elevata risposta in frequenza di eseguire anche misure dinamiche.
Misure di tensioni residue – strutture in acciaio o in cemento armato una volta poste in opera sono sottoposte a stati tensionali sconosciuti o mutati nel tempo; le misure di scarico tensionale permettono attraverso l’uso di strain gauge di determinarne il valore. La metodologia è molto semplice (caso di una struttura in cemento armato): si applicano gli estensimetri, se ne rileva il valore di zero relativo quindi per carotaggio con utensile diamantato si isola la parte che include gli estensimetri; questa operazione libererà lo stato tensionale esistente consentendone la misurazione.
Spessorimetria – questa metodica è utilizzata per misurare lo spessore di metalli nei quali (serbatoi) una delle due facce è inaccessibile; a differenza delle sonde ultrasoniche per calcestruzzo o legno le sonde per misure di spessore hanno un doppio cristallo (una sonda in pratica contiene sia il cristallo emettitore che il ricevente) che essendo a distanza nota, previa conoscenza della velocità di propagazione delle onde elastiche nello specifico materiale è facile determinarne lo spessore.
Misure di durezza superficiale – il principio di funzionamento è molto semplice: una punta di materiale con durezza molto superiore al materiale da testare viene spinta con una forza nota, dalla misura della profondità di penetrazione su risale alla durezza e con opportune tabelle di conversione alla resistenza a rottura del materiale esaminato.