Internet of Things è un neologismo nato dall’esigenza di dare un nome agli oggetti reali connessi ad internet. IoT è anche un semaforo che regola il traffico in modo intelligente o un ponte che trasmette dati sul suo stato di salute e al superamento di una soglia predefinita attiva un allarme, ovvero oggetti che, collegati alla rete, permettono di unire mondo reale e virtuale.
Con IoT si indicano un insieme di tecnologie che permettono di collegare a Internet qualunque tipo di apparato. In ambito infrastrutturale lo scopo di questo tipo di soluzioni è sostanzialmente quello di monitorare, controllare e trasferire informazioni utili per svolgere azioni conseguenti.
In sintesi, con un sensore IoT è possibile:
- rilevare e comunicare più tipologie di dati;
- effettuare un primissimo livello di elaborazione a livello locale per trasferire solo quei dati che corrispondono a determinati requisiti;
- effettuare un primo livello di selezione e compiere azioni in funzione di indicazioni ricevute;
- rilevare e selezionare dati quindi trasmettere solo quelli necessari per effettuare azioni sulla base delle indicazioni ricevute e/o di effettuare azioni in funzione di una capacità elaborativa locale.
Ma cosa può essere misurato in ambito infrastrutturale con i dati rilevati? Alcuni esempi di parametri misurabili sono:
- temperatura dell’aria;
- umidità;
- immagini da videocamere;
- stati tensionali;
- rotazioni;
- cedimenti;
- spostamenti;
- accelerazioni;
- vibrazioni;
- impatti;
- potenziale elettrico;
- conteggio automezzi
… e molti altri parametri. I dati forniti dai sensori possono essere trattati statisticamente per generare analisi di tendenza finalizzate a previsioni manutentive oppure possono attivare dispositivi di regolazione del traffico; ad esempio la eventuale rottura di un trefolo di precompressione attiverà in modo manuale o automatico una specifica segnalazione nella centrale operativa del gestore che prenderà le decisioni più opportune.
Con i Sensori IoT si è aperta una nuova era per il controllo infrastrutturale e per la sicurezza stradale. Le tecnologie impiegate da Metra Lab nell’utilizzo dei sensori hanno consumi molto ridotti e usano batterie al litio che permettono una durata di 10 anni.